Vintage Selection: The Next Past

Vintage Selection: The Next Past

Si è conclusa proprio ieri a Firenze la 31^ edizione di Vintage Selection, una delle più importanti fiere del vintage a livello italiano. Non è un caso che questa manifestazione abbia luogo in concomitanza con Pitti Filati. È infatti organizzata da Stazione Leopolda S.r.l., una società di Pitti Immagine e impegnata a livello internazionale nella promozione dell’industria e del design della moda. Di esordio più recente rispetto agli altri eventi riguardanti Pitti, Vintage Selection nasce nel 2003 e ha luogo due volte l’anno, a gennaio e a giugno.

Dal 24 al 28 gennaio la Stazione Leopolda di Firenze si è riempita di passato, creatività e remake. Il tema di quest’anno è stato proprio The Next Past a simboleggiare i passati sempre nuovi come fattori di successo della moda contemporanea.

Vintage Selection: colori, remake e fascino

Quello che puoi trovare passeggiando tra i vari spazi espositivi di Vintage Selection è un vero e proprio turbinio di colori, unito ad una sfavillante atmosfera di tempi gloriosi che qualcuno di noi non ha vissuto. Oppure si, allora vale la pena ripercorrere i tempi andati. Un vero tuffo nel passato, attraverso epoche e storie diverse. Qui ogni oggetto, abito, accessorio ha una storia unica e affascinante. Chissà a chi è appartenuto, chi l’ha indossato, per quante generazioni è stato tramandato. Ogni volta che ci è capitato di sfiorare un abito o un cappotto o persino una vestaglia da camera dei primi anni del ‘900, ci siamo dette: immagina se questi abiti potessero parlare. Cosa ci rivelerebbero? Le parole si sprecano nel raccontare cosa sia Vintage Selection. Per questo abbiamo scattato tante foto! Sapranno raccontarti meglio di noi l’atmosfera che si respira.

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Non perderti i prossimi articoli per leggere le interviste ad uno degli organizzatori dell’evento e ad alcuni espositori di questa edizione tra i più conosciuti ed esperti a livello italiano. E anche per tante altre foto!

Pitti Bimbo e Pitti Filati: un mondo di Pitti

Pitti Bimbo e Pitti Filati: un mondo di Pitti

Le ultime settimane a Firenze sono state cariche di appuntamenti ed eventi legati al mondo della moda, si sono appena conclusi Pitti Bimbo e Pitti Filati. Di Pitti Uomo ti avevo già raccontato nelle settimane scorse.

Pitti Bimbo

Pitti Bimbo nasce nel 1975, quando, i cambiamenti delle abitudini di consumo delle famiglie, pongono maggiore attenzione alla qualità dell’abbigliamento per bambini e bambine. Vengono organizzate delle vere sfilate, proprio come per i grandi!

La manifestazione, da allora, ha luogo ogni anno a Firenze, a gennaio e a giugno. Quest’anno a Pitti Bimbo 86, che si è svolto dal 18 al 20 gennaio alla Fortezza da Basso, hanno sfilato ben 578 brand! E sono state presentate le tendenze per l’autunno/inverno 2018-2019.

6870 compratori da più di 60 paesi del mondo e 10 mila visitatori complessivi. Questi sono i numeri di Pitti Bimbo 86. In questa edizione è stata lanciata la sezione Activelab per il mondo dello sport e dello street wear. E l’area Nice Licensing, che presenta agli espositori la possibilità di licensing per le loro collezioni grazie alla collaborazione con Bologna Fiere, Bologna Licensing Trade Fair e Bologna Children’s Book Fair legate al mondo dei cartoni animati e delle serie di intrattenimento, come Barbie, Betty Boop, La pantera rosa, i Simpon, Geronimo Stilton, Hello Kitty, Braccio di Ferro e molti altri.

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Credits: Giovanni Giannoni

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Giovanni Giannoni

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Giovanni Giannoni

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Credits: Indigitalitalia.com

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Indigitalitalia.com

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Studio Proj3ct

 

Pitti Filati

Qualche anno più tardi, precisamente nel 1977, è la volta di Pitti Filati, punto di riferimento per gli stilisti e i produttori di maglieria di tutto il mondo. Un vero e proprio laboratorio di ricerca, ma anche un osservatorio in cui vengono presentate al mondo le eccellenze dei filati per maglieria. Quest’anno, dal 24 al 26 gennaio, sono andate in onda le nuove tendenze per la stagione estiva 2019. Sostenibilità e creatività sono state le parole d’ordine per l’edizione di Pitti Filati 82, con una particolare attenzione al riciclo, alla tutela del territorio e alla tracciabilità dei processi di produzione.

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Collective AKAstudio

 

Al prossimo appuntamento con Vintage Selection!

Lucy di Jimmy Choo

Lucy di Jimmy Choo

Le Lucy di Jimmy Choo sono un vero capolavoro di eleganza e comodità. Un modello che viene riproposto di anno in anno cambiando colori e fantasie. Ne esistono tre versioni: tacco da 10 centimetri, da 8,5 e flat. Impossibile non accontentarti!

 

 

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10 centimetri

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8,5 centimetri

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flat

Le mie Lucy di Jimmy Choo risalgono ad un paio di anni fa, risultato di un regalo di compleanno davvero molto speciale.

La tomaia in tessuto scamosciato, il taglio asimmetrico e il cinturino alla caviglia non hanno bisogno di descrizioni eccentriche e artificiose per farti capire l’eleganza e la finezza che queste scarpe emanano già di per sé. Inoltre la suola in cuoio particolarmente flessibile, rendono le Lucy di Jimmy Choo tra le scarpe più comode del mio armadio, nonostante i 10 centimetri di altezza.

Ho scelto, tra le numerose proposte, il colore grigio chiaro. Un colore che secondo me sta bene con tutto e esula dal solito nero di cui abbiamo gli armadi pieni. È l’acquisto più consapevole che abbia mai fatto.

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Chi è Jimmy Choo?

Un nome che mi avrai sentito rammentare un sacco di volte. Jimmy Choo, all’anagrafe Jimmy Choo Yeang Keat, nasce nel 1961 in Malesia e il suo cognome è frutto di un errore dell’ufficio anagrafe. La sua famiglia produceva scarpe e Jimmy all’età di 11 anni crea il suo primo paio di calzature. Nel 1983 si laurea al Cordwainers Technical College, università della moda londinese e nel 1989, all’età di 25 anni, apre il suo laboratorio di scarpe nella parte est di Londra, in un edificio di un vecchio ospedale ormai abbandonato. Una delle prime clienti di Jimmy Choo è la principessa Diana e anche grazie a questo Vogue dedicò un articolo di ben otto pagine al giovane stilista emergente. Le sue creazioni cominciarono ad essere richieste in tutto il mondo.

Nel 1996 nasce la collaborazione con Tamara Yeardye Mellon, redattrice accessori di Vogue British. Da questa collaborazione prende vita la Jimmy Choo Ltd e nel 1997 viene aperta a Londra la prima boutique di scarpe firmate Jimmy Choo.

Nel 2000 aprono negozi a Los Angeles e New York e nel 2001 Jimmy Choo vende metà del suo brand per dedicarsi solo alla linea di alta moda. E’ nel 2007 che, per festeggiare i 10 anni dalla creazione del brand, viene lanciata una Vintage Collection per celebrare i 10 modelli più importanti che hanno reso Jimmy Choo famoso in tutto il mondo.

Nel 2011 l’azienda viene acquistata dal Gruppo Labeloux per 600 milioni di dollari. Oggi Jimmy Choo produce anche occhiali, borse e accessori e una linea di scarpe da uomo.

Inutile dirti che le sue scarpe compaiono a più riprese nella serie tv Sex and the City, che ha contribuito a renderle note al mondo intero. Ne sappiamo qualcosa noi shoeaholic.

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Quali sono le tue Lucy preferite?

Converse All Star

Converse All Star

Le Converse All Star sono considerate le sneaker must have nell’armadio di donne, uomini e bambini. Chi di noi non le ha mai indossate o non le ha mai avute nel proprio armadio? Non esistono stagioni per le Converse All Star, così come non esistono mode che non le ripropongano di anno in anno.

Lo sapevi che le Converse All Star nascono come scarpe da basket? E soprattutto l’avresti mai detto che l’anno della loro nascita risale al lontano 1917? Eh già, proprio così! Fu proprio allora che l’azienda Converse Rubber Corporation, fondata nel 1908 e con sede in Massachusetts produsse per la prima volta un paio di Converse All Star. Prima di allora produceva stivali e calosce di gomma.

Qualche anno dopo, nel 1921 l’azienda propose alla star del basket dell’epoca di promuovere il suo marchio. Indovina come si chiamava l’atleta: Chuck Taylor! Il più famoso cestista degli anni Venti.

Le Converse All Star come le conosciamo noi

Cominciarono allora ad essere prodotte quelle che adesso sono le famosissime Converse All Star Chuck Taylor. Le riconosci subito perché, a parte la caratteristica forma, hanno il logo costituito da un tondo bianco con la scritta al suo interno.

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Si dice che inizialmente esistesse solo il modello di colore nero e la classica punta bianca, ma c’è chi afferma che il primissimo modello fosse di colore rosso o addirittura marrone. Solo negli anni Sessanta vennero presentati anche altri colori.

Negli anni Settanta e Ottanta andavano molto di moda soprattutto nel mondo della musica rock. Successivamente il loro utilizzo si allargò alla massa. Anche negli anni Novanta le Converse All Star erano molto diffuse, anche perché il marchio decise di iniziare a produrre variazioni in termini di colore e materiali.

Adesso le puoi trovare di tutti i colori e le fantasie che vuoi, ma se proprio non riesci a trovare il colore o la fantasia che più ti piace, sul sito ufficiale, puoi anche personalizzarle, scegliendo non solo il colore o la fantasia della tomaia, ma adattando ai tuoi gusti anche linguetta, striscia sul tallone, fodera, lacci, occhielli, logo, gomma e punta. Più di così!

Puoi sbizzarrirti nell’abbinarle con svariati tipi di abbigliamento per essere sempre alla moda e avere un look molto street.

Dicono che il numero di Converse vendute nel mondo superi gli 800 milioni.

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Quali sono le tue preferite?

 

Le 11 paia di scarpe che tutte le donne dovrebbero avere nell’armadio

Le 11 paia di scarpe che tutte le donne dovrebbero avere nell’armadio

Quali sono le 11 paia di scarpe che tutte le donne dovrebbero avere nell’armadio? Mi sono posta questa domanda qualche giorno fa e ti confesso che non è stato affatto facile scrivere quest’articolo. Il motivo? Semplice! Tutti i modelli sono indispensabili e soprattutto non sono mai abbastanza!

La verità è che, indipendentemente dai gusti personali, ci sono delle occasioni che richiedono un look appropriato. Ti avevo già mostrato come un paio di scarpe può definire il tuo look.

Quindi mi sono spremuta le meningi e ho provato a selezionare le 11 paia di scarpe che tutte le donne dovrebbero avere nell’armadio. Forse può farti comodo un ripassino con la guida ai modelli di scarpe da donna.

Le 11 paia di scarpe che tutte le donne dovrebbero avere e che non possono mancare nel tuo armadio delle scarpe

Decollete

Il decollete nero classico, con tacco basso, medio o alto, non deve assolutamente mancare nel tuo armadio delle scarpe. Ti farà stare bene con qualsiasi cosa deciderai di indossare ed è perfetto per tutte quelle occasioni che richiedono un minimo di formalità.

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Stivali con tacco basso

Un paio di stivali con il tacco basso sono fondamentali. Che siano modello cuissard o sotto al ginocchio, renderanno ogni tuo look più sportivo e adatto alle occasioni più informali. Io li indosso anche con il tubino nero, simbolo assoluto dell’eleganza femminile fin dai tempi di Haudry Hepburn. Se ami indossare il tubino nero anche quando tutta questa eleganza non è richiesta, prova ad indossare gli stivali con il tacco basso per renderlo più sportivo.

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Stivali con tacco alto

Anche se non sei un’amante dei tacchi alti, non puoi non avere un paio di stivali col tacco. Non deve per forza essere vertiginoso, ma alto quanto basta per slanciare un po’ la figura. A me piace indossarli con le gonne plissettate, meno con i pantaloni infilati dentro. Ma comunque possono far comodo per arrivare più in alto. Li uso anche quando devo raggiungere una mensola o un’anta dell’armadio e non ci arrivo da scalza.

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Tronchetti o ankle boot

Impossibile non averli nell’armadio. Ti avevo già detto che sono il must have di quest’inverno. Sono versatili in quanto li puoi indossare sia con le gonne che con i pantaloni sia d’inverno che in primavera, lasciando scoperta la caviglia se fa caldo. L’acquisto diventa praticamente obbligatorio visto che come ti giri e giri le vetrine straboccano di tronchetti. Ti consiglio un tacco largo di un’altezza media se vuoi portarli tutti i giorni. Altrimenti opta per il tacco alto e fine. Te ne pentirai dopo i primi 5 minuti che l’avrai indossati.

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Sneaker

Utili per quando sei di corsa e hai bisogno di un paio di scarpe che ti permettono di non dover porre attenzione ad ogni passo. Non sono un’amante delle sneaker, ma ammetto di averne diverse paia nel mio armadio delle scarpe. Se non altro le uso anche per andare in palestra (quando ci vado). Sono convinta che mi rendano chiatta. (Forse dovrei andare più spesso in palestra…).

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Sandali comodi

Intendo delle scarpe aperte e comode. Non i soliti sandali con i laccetti fini che stringono e tagliano i piedi, ma quei sandali che puoi decidere di indossare in quelle giornate calde e afose in tutta “easytudine”. Io sono riuscita a trovarle alla veneranda età di 31 anni suonati e ho dovuto optare per la “bruttitudine”. Se sai fare di meglio, ti prego, dimmi dove e come che corro di filata a comprarli.

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Mocassini

Capisco che il genere pissero possa non essere di tuo gradimento, ma un paio di mocassini sono praticamente obbligatori e possono risolverti i look più formali. Sai quelle occasioni in cui sei assolutamente costretta a tenere un tono basso, ma decoroso? Oppure quando non hai proprio voglia di farti notare? Oppure vuoi farti un dispetto? Ecco! Proprio quelle!

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Zeppe

Le zeppe sono la scarpa alta e comoda per antonomasia. Devi essere proprio sfortunata per incappare in un paio di zeppe scomode. Certo, qualche volta possono avere i loro punti deboli come ad esempio potrebbero stringere sulle dita nel caso delle open toe, ma generalmente sono confortevoli. A me piacciono molto in abbinamento con i pantaloni cosiddetti a zampa di elefante o con i pantapalazzo.

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Oxford

O le Derby sono indispensabili per creare quei look molto casual dal tocco maschile. In effetti nascono come scarpe da uomo. Sono sportive, ma molto chic e versatili. Infatti è incredibile come riescano a trasformare un look sportivo in un qualcosa di chic e viceversa. Mi piace indossarle con camicia e pantaloni a sigaretta, ma anche con i jeans e la felpa. Sono praticamente magiche!

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Anfibi

Li adoro e quindi secondo me sono indispensabili a prescindere. Da calzare con gonne o pantaloni, sono sempre fighi.

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Slingback

Vietatissimo non avere un paio di scarpe modello slingback nel proprio armadio. Se ancora non ce l’hai dovresti subito acquistarne un paio. Madame Coco ne sarebbe fiera! Per me rappresentano l’eleganza per eccellenza. Sono uno status simbol, un evergreen, un must have assoluto che da oltre 60 anni (Coco Chanel le ideò nel 1957) fa battere forte il cuore di noi donne. Assolutamente versatili, riusciranno a dare un tocco di eleganza, raffinatezza e femminilità a tutti i tuoi look.

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