Moschino Bubble Teddy Shoes

Moschino Bubble Teddy Shoes

Hai già sentito parlare delle Moschino Bubble Teddy Shoes? In effetti non si tratta di una novità assoluta, ma piuttosto di una trasformazione che ci accompagnerà nella stagione autunno inverno 2021. Se invece non hai idea di che cosa si tratti, vediamo insieme da dove sono arrivate e che evoluzione hanno avuto.

Teddy Bear di Moschino

Teddy Bear è ormai sinonimo di dolcezza e purezza infantile. Tradotto in italiano è l’orsacchiotto di peluche che sicuramente in tante hanno coccolato e stretto a sè da piccole. Morbidezza, due bottoni come occhietti e cuciture a vista sono gli elementi caratterizzanti di questo oggetto tanto amato dai più piccoli, ma anche dai grandi. Tanto che ad oggi risulta essere il prodotto più regalato di sempre sotto Natale. E l’iconico orsetto è anche simbolo del brand Moschino fin dagli anni ’80. Con lo stilista americano Jeremy Scott alla guida del marchio, il Teddy Bear come logo è stato rilanciato già nel 2013.

Le Moschino Bubble Teddy Shoes

Le Teddy Shoes firmate Moschino sono sul mercato già da qualche anno. Si tratta delle scarpe modello sneaker caratterizzate dalla suola a forma di orsacchiotto.

Moschino-Bubble-Teddy-Shoes-Suola

Sono presenti anche nella collezione di questa stagione, ma sotto una veste rivisitata, ovvero in versione Bubble. La loro caratteristica principale rimane la suola oversize 3D a forma di orsacchiotto, ma questa volta è presente una maxi bolla d’aria trasparente sulla parte posteriore. Il nome Bubble Teddy Shoes non lascia alcun dubbio al riguardo.

Moschino-Bubble-Teddy-Shoes-aria

Sia in versione femminile che maschile, questa Chunky Sneaker è disponibile in 4 varianti. A cambiare è il colore della suola e dei lacci abbinati, mentre la tomaia in rete è la stessa per tutte e quattro le versioni.

La soletta interna è in materiale memory foam per un maggior comfort. Il logo scritto in lettere è presente sia sulla linguetta che sul tirante nella parte posteriore. Le numerazioni vanno dal 35 al 46 e il prezzo è di Euro 380.

Una curiosità su queste scarpe è che più la suola si consuma e più viene enfatizzato il sorriso dell’orsacchiotto.

Che ne pensi, ti piacciono?

A presto!

-S-

 

Scarpe Lidl Fan Collection

Scarpe Lidl Fan Collection

Tutti ne parlano e tutti le vogliono, sto per raccontarti delle scarpe Lidl, già andate a ruba in pochissime ore. Si tratta di un’edizione limitata – e già introvabile – di sneaker low-cost super colorate e dalla linea retrò a cui ormai siamo abituate da tempo. La nota catena di discount tedeschi ha letteralmente fatto impazzire tutti con questa edizione limitata di scarpe che però non finisce soltanto con le sneaker in questione. Infatti, per sfoggiare il perfetto pendant, sono stati prodotti anche calzini, magliette e ciabatte.

calzini-Lidl

Euro 2,99

Maglia-Lidl-1

Euro 4,99

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Euro 4,99

Maglia-Lidl-2

Euro 4,99

Le scarpe Lidl

I colori sono quelli della bandiera Lidl, blu, giallo e rosso, mentre la suola è in gomma bianca. La linea strizza l’occhio a quella delle più classiche sneaker che abbiamo visto a molti piedi ormai e ricordano le intramontabili Saucony. La numerazione offre davvero la possibilità di essere calzate da tutti, dal 37 al 46. Sulla qualità di queste scarpe non posso esprimermi, ma penso che sarà in linea con quello che solitamente ci si aspetta da una fascia di prezzo low-cost. Ma non ci sono solo le sneaker a far impazzire gli amanti dei loghi giganteschi e così adesso voglio mostrarti anche la collezione di ciabatte.

Scarpe-Lidl

Euro 12,99

Le ciabatte Lidl

Le ciabatte Lidl sono disponibili in due versioni, femminile e maschile. Stesso identico modello, ma colori diversi. La versione da donna è quella super colorata ed è possibile trovarla con una numerazione che va dal 37 al 41. Mentre quella da uomo calza dal 41 al 46 ed è monocromatica nera con qualche dettaglio bianco.

Ciabatte-Lidl

Euro 4,99

Ciabatte-Lidl-1

Euro 4,99

Dove trovare la Lidl Fan Collection

Dato che l’intera collezione è andata immediatamente sold out, con tanto di code fuori dai molti discount distribuiti in tutta Italia, sappi che hai ancora qualche speranza di trovare qualche pezzo in vendita su canali online non ufficiali, come ad esempio Ebay. In alcuni casi i prezzi sono stati alzati di molto, arrivando a superare anche del 200% il prezzo ufficiale di vendita. Se ti sei persa l’affare direttamente dal discount, puoi sempre provare a cercare sul web. Ma mi raccomando, occhio alle fregature!

Perché le scarpe Lidl hanno avuto tutto questo successo?

E’ davvero difficile dare una risposta a questa domanda. Le mode del momento seguono una logica tutta loro, soprattutto con l’avvento dei social. Facendo qualche ricerca ho visto che il trend delle scarpe Lidl è iniziato nel Nord Europa già la scorsa estate, in cui in paesi come Inghilterra, Belgio, Finlandia e Germania hanno fatto subito scalpore andando esaurite in pochi minuti. Proprio come è successo ieri in Italia. Sarà il dilagare per il sempre più crescente interesse per la cultura trash degli ultimi tempi, oppure il costo davvero basso di queste sneaker – 12,99 Euro -, fatto sta che in qualche modo il giusto mix di questi elementi spesso porta a far divenire grandiose cose, oggetti o persone senza una motivazione apparente. Ma non escludo nemmeno una spinta data dal più ironico gusto per la trasgressione.

Considerazioni a parte, ammetto che non vedo l’ora di vedere sfoggiare ai piedi dei più temerari questi fantastici modelli di tendenza. Magari abbinati in pendant ai calzini e alla maglietta.

Tu cosa ne pensi? Ti piacciono? Indosserai o indosseresti la collezione?

 

A presto!

-S-

Scarpe rosse e perché acquistarle

Scarpe rosse e perché acquistarle

Ti avevo già parlato della mia mania per le scarpe rosse e perché acquistarle, un must have dal duplice significato e che, a quanto pare, non passa mai di moda. Ti avevo mostrato i miei allora nuovissimi stivaletti e avevamo parlato di come abbinarli. Dal quel momento il mio armadio delle scarpe ha cominciato a svuotarsi. e ho deciso di eliminare tutte quelle scarpe che per un motivo o per l’altro non indossavo più, per fare spazio a nuovi acquisti, decisamente più consapevoli e più adatti al mio mood attuale. Purtroppo ho dovuto eliminare anche gli stivali e le décolleté rosse che avevo perché li avevo usati talmente tanto che non erano più portabili nemmeno dopo svariate riparazioni del calzolaio. Ed è così che ho iniziato a sentire la mancanza di un paio di decollete rosse – agli stivaletti ci tengo come non mai e sono ancora li nella mia scarpiera -.

Significati delle scarpe rosse

Come ho detto, alle scarpe rosse vengono attribuiti tantissimi significati. Simbolo della lotta contro il femminicidio, ma anche potere, passione, amore. Quando è così, conviene prendere quello che ci fa più comodo tralasciando tutti gli altri che sentiamo non appartenerci. Credo che in molte situazioni sia assolutamente deleterio e improduttivo il voler attribuire una spiegazione razionale sempre a tutto. Qualche volta dovremmo prendere le cose semplicemente come stanno: ho voglia di calzare un bel paio di scarpe rosse e me le metto. Punto. Questo non significa doversi sentire per forza eccentriche, alla ricerca di qualcosa in particolare e in generale essere categorizzate come “quelle che”. E non c’è bisogno di un Red Carpet o di essere Victoria Beckham per sfoggiare ai piedi un colore eccentrico. Un po’ come la faccenda dello smalto rosso e delle scarpe leopardate.

Le mie nuove scarpe color vermiglio lucide

E quindi ho appena acquistato online un paio di scarpe rosse che più rosse non si può. E ho voluto esagerare anche con il tacco. Ho già in mente come abbinarle e spero di potertele mostrare presto. L’inverno non è la stagione ideale per me per calzare le décolleté, ma giuro che cercherò di essere più audace e non badare troppo alle mie convinzioni. E pensare che fino a qualche anno fa non uscivo di casa se non indossavo almeno otto centimetri di tacchi sotto ai piedi. Nel frattempo cercherò di rimediare con gli stivali a tacco alto.

scarpe-rosse

A presto!

-S-

Converse con gli strappi la mia recensione

Converse con gli strappi la mia recensione

Ogni volta che indosso le mie Converse con gli strappi, mi sento rivolgere sempre la stessa domanda: ma sono Converse? In effetti non siamo abituati a vedere delle Converse cosiffatte. Non che abbiano qualcosa di particolarmente strano. La forma e la linea sono sempre le stesse, quelle delle classiche Converse Chuck Taylor All Stars alte e la loro storia ormai la conosciamo tutti. Tomaia in stoffa, punta e suola in gomma e la patch con la stella applicata all’altezza della caviglia. Ma in questo caso è l’allacciatura ad essere diversa.

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Anche se da vicino hanno effettivamente la linea inconfondibile delle classiche Converse, è da lontano che possono confondere l’acume anche dei più esperti. Perché è proprio il modo in cui sono applicati gli strappi per la chiusura che fa assomigliare queste scarpe a degli stivaletti bassi. Ecco perché tutti mi hanno fatto la stessa domanda. Ed è forse proprio questa caratteristica che le rende ancora più versatili delle già eclettiche scarpe da basket. Mano a mano che ci si avvicina diventa impossibile non notare la scritta Converse sia sulla parte posteriore della tomaia che sulla linguetta anteriore e allora tutti i dubbi si sciolgono.

Come abbinare le Converse con gli strappi

Ho scelto di abbinarle ad un look casual chic costituito da pantaloni a vita alta, un po’ larghi sulle gambe e stretti alla caviglia, e maglioncino in lana.

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Ma la loro versatilità è tale che sono perfettamente abbinabili a qualsiasi altro look. Mi piacciono molto con i jeans, con i leggings e felpa lunga e anche con abiti corti, ma soprattutto lunghi. Insomma si tratta di quella particolare tipologia di scarpe che si adatta talmente bene a tutto che puoi tranquillamente rimandare qualunque decisione in fatto di abbinamenti. In pratica si tratta di magiche scarpe passe-partout, abbastanza rare da trovare quando parliamo di modelli comunque un po’ particolari. Unica nota dolente è che, come per tutte le scarpe dalla tomaia in stoffa, non si possono indossare sempre. Vanno infatti bene nelle stagioni intermedie, quando non fa troppo caldo e nemmeno troppo freddo. E sono assolutamente da evitare in caso di pioggia.

Come calzano le Converse con gli strappi

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Essendo pur sempre Converse All Star, seguono la stessa calzata del modello classico. Quindi se hai intenzione di acquistarle, ti consiglio di prendere il tuo numero abituale. Unica differenza, ho trovato questo modello di gran lunga più comodo dei classiconi. Nel senso che, rispetto alle normali Converse con i lacci, compreso il modello Platform che ho recensito proprio qui, queste non mi stringono troppo sulla parte anteriore del piede. Ho dedotto che il motivo fosse legato proprio all’allacciatura. Gli strappi infatti consentono di lasciare la pianta del piede più larga. Cosa impossibile da fare nei modelli allacciati con le stringhe perché se le allento mi sciaguatta il piede provocandomi vesciche. Quindi che dire, in sostanza le ho trovate molto più comode delle altre.

Se hai necessità di sapere altro su queste Converse con gli strappi oppure le hai anche tu e ti fa piacere condividere la tua esperienza con me, scrivimi una mail o contattami direttamente sui miei canali social.

A presto!

-S-

 

 

 

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Stivali alti sopra il ginocchio

Stivali alti sopra il ginocchio

Cuissardes, Over The Knee o semplicemente stivali alti sopra il ginocchio. Chiamali come vuoi, ma sappi che questo modello di calzature ti verrà in aiuto per tutto l’inverno. Ormai è da qualche anno che sentiamo parlare di questi stivali alti sopra il ginocchio e penso che anche le più scettiche -come lo sono stata anch’io- abbiano finalmente smentito il luogo comune che per molto tempo ha associato lo stivale alto alla volgarità. In effetti fino a qualche anno fa i cuissardes facevano subito Pretty Woman sulla Walk Of Fame. Per fortuna in epoca moderna è più facile sfatare i falsi miti e scegliere di indossare quello che ci pare.

Cuissardes 2020: a cosa non abbinarli

Ho preferito partire da qui. In realtà avevo già scritto tutto l’articolo, ma poi ho deciso di cambiare l’ordine dei paragrafi e cominciare da quello più breve. Per farti capire la portabilità di queste calzature, forse ti sarà più utile sapere quando sarebbe meglio optare per altre scelte. Ma solo perché in quest’epoca abbiamo così tanti modelli di scarpe a disposizione che sarebbe inutile incaponirsi con un unico tipo. A tal proposito mi permetto di consigliarti la lettura dell’articolo in cui ti racconto di come le signore del 1800 potevano scegliere solo tra pochi modelli di scarpe. Per fortuna nel 2020 non abbiamo di questi problemi. Perciò le uniche occasioni in cui potresti preferire di calzare altre tipologie di scarpe diverse dagli stivali alti, potrebbero essere le occasioni più formali -ci sono le magnifiche décolleté per quelle- o con abiti che starebbero decisamente meglio con altre tipologie di calzature, come ad esempio i tailleur eleganti. Ma come ti ho detto, solo perché abbiamo a disposizione talmente tanti modelli che sarebbe bene sfruttarli tutti. No tassativo con i pantaloni della tuta da ginnastica, a meno che non si tratti di quei pantaloni un po’ morbidini in tessuto scivoloso/elegante.

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Stivali alti sopra il ginocchio: con cosa abbinarli

D’accordo, qualche volta posso esagerare nel raccontare le cose, un po’ in stile Big Fish, ma non è questo il caso. Infatti gli stivali alti sopra il ginocchio possono essere indossati praticamente con tutto. E, ti dirò di più, saranno proprio loro a salvarti dal freddo ghiaccio dell’inverno. Con abiti -corti o lunghi-, gonne -che siano mini o longuette – oppure jeans, leggings o pantapalazzo, l’unico limite sarà solo il tuo gusto personale.

Hai già scelto i tuoi prossimi stivali sopra il ginocchio?

A presto!

-S-

Sintomi dell’alluce valgo

Sintomi dell’alluce valgo

Oggi ti racconto nei dettagli quali sono i sintomi dell’alluce valgo. Il mese scorso ti ho raccontato cosa si intende per alluce valgo, mentre in questo secondo articolo di approfondimento vedremo insieme come accorgerci dell’insorgenza di questa patologia del piede. Tutto ciò è possibile grazie alla collaborazione con Dorsay, la clinica specializzata nell’operare le principali patologie del piede, volta a far conoscere tutto ciò che c’è da sapere sull’alluce valgo e sulle nuove metodologie con le quali è possibile finalmente giungere ad una soluzione definitiva. Perciò, se hai dubbi o domande, questo è il momento giusto per farle. Sarò lieta di risponderti grazie al supporto dei migliori esperti sul campo.

Come insorge l’alluce valgo

Dato che si tratta di una deformazione del piede costituita da una progressiva deviazione dell’alluce verso le altre dita, ci aspetteremmo che possa sempre essere presente gonfiore e conseguente dolore. Per fortuna ogni corpo è diverso dall’altro e ogni caso può avere sintomi diversi a fronte della stessa manifestazione clinica. Perciò, dopo aver cercato informazioni su internet, per approfondire al meglio l’argomento, ho intervistato negli ultimi mesi alcune persone che soffrono di alluce valgo. Forse ti stupirà sapere che le testimonianze sono state tutte diverse, un po’ come quando si leggono le recensioni relative ad alcuni prodotti di utilizzo.

Asintomatico o doloroso? 

In alcuni casi il decorso di questa patologia è stato talmente lento che al momento in cui ho chiesto loro di parlarmi di questo problema del piede, mi hanno riferito di non aver avuto mai sintomi e fastidi dell’alluce valgo. Sembrerà una cosa impossibile, ma, come per ogni altra valutazione, è sempre bene approfondire i perché. Io l’ho fatto -perchè sono un’indagatrice congenita- e parlando e chiedendo ho scoperto che in tutti questi casi la patologia era stata sottovalutata. I dolori e il gonfiore erano attribuiti ad altri fattori, come l’aver affaticato troppo il piede. E i sintomi venivano “alleviati” dall’utilizzo di scarpe con pianta più larga, numerazioni più grandi del proprio e rinuncia di alcune tipologie di scarpe. 

Nella maggior parte dei casi invece mi è stata descritta una situazione di disagio prolungata nel tempo. Fin da subito hanno iniziato a manifestare i primi fastidi dopo l’utilizzo di determinati modelli di scarpe, solitamente quelle a pianta un po’ più stretta, come i tacchi. Oppure alcune sneaker leggermente più sfilate sulla punta. Il dolore si presentava all’altezza dell’articolazione, proprio dove poi insorgere la cosiddetta “cipolla” o “patata”. I sintomi e fastidi dell’alluce valgo erano rappresentati da sensazione di caldo con rossore della zona interessata e qualche volta da presenza di gonfiore anche tutto intorno. Alcune volte il dolore interessava anche le dita vicine. Il tutto associato ad una limitazione del movimento dell’articolazione.

Sintomi e fastidi dell’alluce valgo in breve

Quindi è possibile che nella fase iniziale della patologia non si avvertano sintomi importanti, ma possano insorgere successivamente con il peggioramento progressivo del disturbo del piede. Specialmente indossando scarpe strette o con il tacco. Ecco perché, come ti avevo già spiegato, spesso i tacchi vengono ingiustamente colpevolizzati. 

Se non viene valutato in tempo, a lungo andare può portare a delle vere e proprie deformazioni del piede con conseguente difficoltà a camminare.

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Cosa fare se si hanno dubbi

L’alluce valgo è una patologia da non sottovalutare. infatti, una volta che il decorso è iniziato, non è possibile fermarlo, ma solo curarlo. Per questo, al benché minimo dubbio, è sempre bene prenotare una visita di controllo da uno specialista, ovvero il Chirurgo del Piede. La figura che meglio di tutte sarà in grado di valutare la situazione in maniera olistica, cioè tenendo conto di tutto il contesto attraverso un’analisi accurata e consigliarti al meglio sul daffarsi.

Ora mi raccomando, non attribuire ogni piccolo doloretto fisiologico dei tuoi cari piedi ad un eventuale alluce valgo. Qualche volta avere dei fastidi può anche essere normale. A me capita con alcune scarpe, ma poi mi basta non indossarle ripetutamente ogni giorno e come per magia tutto si risolve nel giro di una notte. Allo stesso tempo non sottovalutare potenziali situazioni dannose e cerca di prestare attenzione alle sensazioni che il tuo corpo manifesta.

Nella prossima puntata parleremo ancora di alluce valgo e se hai domande o semplicemente vuoi raccontarmi la tua esperienza, sono a tua completa disposizione. Oppure puoi contattare direttamente Dorsay, la clinica ortopedica specializzata nell’operare le principali patologie del piede, chiamando il numero verde 800 200 868.

Resta connessa.

 

A presto!

-S-

 

Articolo sponsorizzato

 

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