Vintage Selection: The Next Past. L’intervista a Gaudeli’s Vintage

Vintage Selection: The Next Past. L’intervista a Gaudeli’s Vintage

Abbiamo intervistato Elisabetta, di Gaudeli’s Vintage, espositore di Vintage Selection The Next Past.

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Ciao Elisabetta. Ci racconti qualcosa della tua attività?

Io sono uno dei soci di Gaudeli’s Vintage. La nostra attività principale consiste nella ricerca di accessori e abbigliamento vintage. Siamo specializzati in pezzi che risalgono all’arco temporale che va dal 1850 circa fino agli anni ’80 del ‘900. Poniamo un’attenzione particolare ai piccoli accessori, come bottoni e pizzi, ma anche a borse e scarpe. Ovviamente anche l’abbigliamento è di nostro interesse, ma la nostra passione sono gli accessori. Abbiamo questa attività da 14 anni.

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Quindi avete un negozio?

In questi 14 anni abbiamo avuto 4 negozi. Il primo è stato quello di Sesto Fiorentino. Poi ne abbiamo avuti due nel centro storico di Firenze, uno da uomo e uno da donna. Infine un negozio a Berlino, che abbiamo dovuto chiudere dopo che ho avuto una bambina. E gestire tutti questi negozi era diventato troppo impegnativo in termini di tempo. Ma, adesso che mia figlia è un po’ più grande, abbiamo intenzione di riaprire a breve un altro negozio.

Siete anche online?

Adesso siamo online col nostro sito. Per tanti anni siamo stati partner di Dalani per la loro sezione vintage. Inoltre siamo presenti anche su Instagram, Facebook e Twitter.

Qual è la cosa del tuo lavoro di cui sei più orgogliosa?

La perfezione nella presentazione. Abbiamo solo prodotti vintage originali e ci piace presentarli al meglio avendo cura della parte espositiva. Siamo molto attenti al restauro dei pezzi danneggiati. Il restauro è molto dispendioso sia in termini di tempo che di denaro, ma qualche volta ne vale davvero la pena. Purtroppo, quando un pezzo è irrimediabilmente danneggiato, dobbiamo rinunciarci. Spesso portiamo con noi pezzi che, seppur danneggiati e quindi non vendibili, fanno comunque la loro figura e li utilizziamo per le esposizioni.

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Qual è il pezzo più particolare che ritieni di aver venduto?

Ricordo di essere rimasta molto colpita da un beauty degli anni ’70 di Gucci, in coccodrillo poroso color blu copiativo. È ovvio che ogni singolo pezzo rimane nel cuore. Ricordo la Bag Bambù di Gucci bianca di struzzo. Oppure decine e decine di foulard di Hermesse con le stampe più improponibili…mi ricordo tutto.

 

Ti dispiace abbandonare così i pezzi che vendi?

Chi mi ha insegnato a fare una parte di questo lavoro mi diceva sempre che ogni cosa ha un padrone. In parte è vero. Una persona indossa un vestito e inevitabilmente gli appartiene, si appartengono l’uno con l’altra. Quando succede questo il distacco fa meno male. Invece quando me ne separo sapendo che chi acquista dovrà riprodurre quell’abito o quella borsa e quindi la taglierà o scucirà, allora mi dispiace di più.

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Cosa pensi di Vintage Selection?

È una delle più vecchie manifestazioni di vintage specializzata solo nel vintage. È collegata a Pitti Filati quindi c’è una buona qualità di ricerca. Pur essendoci molte fiere di vintage, questa rimane quella più bella come quantità e qualità di espositori.

Che cos’è per te il vintage?

Il vintage è una scelta di vita. Sarebbe molto più facile andare a comprare le borse in pelletteria o farsi produrre una linea di abbigliamento da una catena di produzione. Il vintage è molto più faticoso, ma da anche tante soddisfazioni.

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Per le altre interviste di Vintage Selection, continua a seguirci.

Vintage Selection: intervista a Niccolò Castelli

Vintage Selection: intervista a Niccolò Castelli

Vi avevamo già parlato di Vintage Selection, una delle più importanti fiere del vintage e per scoprire qualcosa di più, abbiamo intervistato Niccolò Castelli, Sales Assistant per Stazione Leopolda.

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Ciao Niccolò, ci racconti del tuo ruolo come Sales Assistant per Stazione Leopolda e Vintage Selection?

 

Certo! Lavoro a stretto contatto con la mia collega Giulia Lemme, responsabile dell’organizzazione per Stazione Leopolda S.r.l. e in questo periodo, essendo lei in maternità, figuro come referente della manifestazione.

 

Ci anticipi qualcosa sulle prossime iniziative di Stazione Leopolda?

 

Il nostro calendario lo trovate sul sito www.stazione-leopolda.com. Come potete vedere è ricco di eventi e iniziative, ma noi come società organizziamo e curiamo esclusivamente il Vintage Selection. Quest’evento ha luogo due volte all’anno: a gennaio presso la Stazione Leopolda di Firenze e a giugno alla Fortezza da Basso, all’interno della manifestazione Pitti Filati.

 

Quali sono stati i numeri di questa 31^ edizione di Vintage Selection? Qual è stata l’affluenza? E il target dei partecipanti?

 

Numeri importanti per quest’edizione: 64 espositori per 5 giorni di mostra mercato. Siamo molto soddisfatti dell’affluenza. Abbiamo registrato un +10% di ingressi rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda il target, è stato assolutamente trasversale.

 

Gli espositori sono maggiormente italiani. Preservate volutamente il Made in Italy oppure pensate di richiamarne maggiormente da tutta Europa nelle prossime edizioni?

 

Abbiamo intenzione di continuare così per il momento. Il fatto che gli espositori siano per la maggior parte provenienti dall’Italia, è qualcosa di assolutamente voluto.

 

Cosa rende Vintage Selection speciale rispetto agli altri eventi del mondo vintage?

 

Con la sua atmosfera unica, Vintage Selection è un salone e laboratorio di ricerca creativa e stilistica. Punto d’incontro tra le grandi aziende della moda internazionale e i loro buyer e fashion designer.

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Grazie a Niccolò Castelli per averci dedicato un po’ del suo tempo con questa intervista. Resta sintonizzata se ti va di scoprire le altre interviste di Vintage Selection.

 

A presto!

Vintage Selection: The Next Past

Vintage Selection: The Next Past

Si è conclusa proprio ieri a Firenze la 31^ edizione di Vintage Selection, una delle più importanti fiere del vintage a livello italiano. Non è un caso che questa manifestazione abbia luogo in concomitanza con Pitti Filati. È infatti organizzata da Stazione Leopolda S.r.l., una società di Pitti Immagine e impegnata a livello internazionale nella promozione dell’industria e del design della moda. Di esordio più recente rispetto agli altri eventi riguardanti Pitti, Vintage Selection nasce nel 2003 e ha luogo due volte l’anno, a gennaio e a giugno.

Dal 24 al 28 gennaio la Stazione Leopolda di Firenze si è riempita di passato, creatività e remake. Il tema di quest’anno è stato proprio The Next Past a simboleggiare i passati sempre nuovi come fattori di successo della moda contemporanea.

Vintage Selection: colori, remake e fascino

Quello che puoi trovare passeggiando tra i vari spazi espositivi di Vintage Selection è un vero e proprio turbinio di colori, unito ad una sfavillante atmosfera di tempi gloriosi che qualcuno di noi non ha vissuto. Oppure si, allora vale la pena ripercorrere i tempi andati. Un vero tuffo nel passato, attraverso epoche e storie diverse. Qui ogni oggetto, abito, accessorio ha una storia unica e affascinante. Chissà a chi è appartenuto, chi l’ha indossato, per quante generazioni è stato tramandato. Ogni volta che ci è capitato di sfiorare un abito o un cappotto o persino una vestaglia da camera dei primi anni del ‘900, ci siamo dette: immagina se questi abiti potessero parlare. Cosa ci rivelerebbero? Le parole si sprecano nel raccontare cosa sia Vintage Selection. Per questo abbiamo scattato tante foto! Sapranno raccontarti meglio di noi l’atmosfera che si respira.

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Non perderti i prossimi articoli per leggere le interviste ad uno degli organizzatori dell’evento e ad alcuni espositori di questa edizione tra i più conosciuti ed esperti a livello italiano. E anche per tante altre foto!

Scarpe vintage: istruzioni per l’uso

Scarpe vintage: istruzioni per l’uso

Hai mai acquistato delle scarpe vintage? Io si e ogni volta che riesco a portare a casa un pezzo di storia la mia soddisfazione è davvero indescrivibile. Mi capita spesso di andare in giro per Firenze in cerca di negozi che vendono abbigliamento e scarpe vintage e rimango sempre molto stupita dai prezzi. Manca poco che costano quanto comprarle nuove!

L’ultimo paio di scarpe vintage che ho acquistato sono un modello di Ferragamo open toe color rosa antico, giusto per rimanere in tema. Me ne sono innamorata subito e la fortuna è stata aver trovato il mio numero. Infatti mi è capitato qualche volta di aver trovato delle scarpe bellissime, ma purtroppo non adatte al mio piede perché un paio di numeri più piccole o più grandi.

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Ovviamente quando si tratta di acquistare scarpe vintage o usate, anche se poco, è bene seguire alcuni consigli per evitare ogni eventuale fastidio.

Consigli per acquistare scarpe vintage

Anche se si tratta di scarpe semi nuove, è sempre bene controllare alcune cose per essere sicure di fare un acquisto di cui non ci pentiremo. Ecco qui le 6 cose da controllare sempre.

  1. Suola

Infatti per capire il grado di usura delle scarpe vintage o usate è sempre bene riuscire a capire quanto sono state calzate. Inutile dirti che se la suola è molto consumata è meglio lasciar perdere.

  1. Soletta

Può darsi che controllare solo la suola non sia sufficiente: potrebbe darsi che le scarpe siano state risolate da un bravo calzolaio e possano sembrare nuove. Invece ti consiglio di dare un’occhiata all’interno della scarpa per valutare il grado di usura. Se deciderai di acquistarle basterà passare un panno inumidito con dell’amuchina sulla soletta per igienizzarla un po’.

  1. Tomaia

Nel caso in cui suola e soletta appaiano come nuove, ti consiglio di fare un controllino anche alla tomaia, ovvero la parte superiore della scarpa, quella in cui, soprattutto nelle scarpe di pelle, si formano le pieghe con l’usura. Inutile dirti che se la tomaia risulta troppo stropicciata conviene rinunciare all’acquisto.

  1. Tacco

È importante che il tacco sia sempre ben posizionato e saldo per evitare difetti nella camminata che potrebbero provocare dei dolori e conseguentemente dei problemi di salute. Io controllo il tacco anche quando acquisto scarpe nuove.

  1. Pulizia

È importante tanto quanto gli altri punti. Le scarpe potrebbero essere anche seminuove, ma se sono state tenute in condizioni ambientali di scarsa igiene, faresti meglio a rinunciare all’acquisto.

  1. Calzata

Ovviamente non farti prendere dalla frenesia di aver trovato delle scarpe vintage fighissime ad un prezzo stracciato. La regola della calzata vale anche per queste: devono vestire il tuo piede. Se si tratta di un numero o mezzo numero di differenza ti ho già raccontato quali sono i rimedi per allargare le scarpe o per renderle calzabili in caso fossero più grandi.

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Se le scarpe appaiono solo un po’ sporche, niente paura! Avrai già letto i miei consigli su come pulire le scarpe, ma nel caso in cui tu non l’abbia ancora fatto, vai subito a dare un’occhiata al link.

Adesso sei pronta per acquistare le tue prossime scarpe vintage!

Quali sono le scarpe vintage che acquisteresti volentieri?

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