L’origine delle scarpe con il tacco: il Rinascimento a Venezia

L’origine delle scarpe con il tacco: il Rinascimento a Venezia

L’origine delle scarpe con il tacco è un argomento molto discusso tra gli storici della moda. Grazie a molti studi c’è ragione di credere che le scarpe con il tacco abbiano iniziato a circolare all’incirca nel 1300. Infatti le scarpe con la suola altissima in legno o sughero erano molto in voga nei secoli tra il 1300 e il 1700. Queste scarpe in Italia si chiamavano pianelle o zoccoli, ma erano note anche con il nome di chopines.

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Inizialmente le pianelle erano utilizzate sia dagli uomini che dalle donne. Solo successivamente ne venne proibito l’utilizzo da parte degli uomini perché considerate troppo poco virili.
Si poteva distinguere il ceto sociale di una donna dall’altezza delle suole. Nobili o famose oppure popolane o con una cattiva reputazione: anche pochi centimetri in più o in meno potevano fare una bella differenza per la considerazione morale e di ceto.

L’origine delle scarpe con il tacco e…della sensualità dei piedi

Le pianelle lasciavano intravedere bene il piede e questo veniva considerato oltraggioso dalla società dell’epoca. Infatti il piede era già visto come una parte molto sensuale del corpo femminile. Era necessario considerare i piedi delle parti infime e poco nobili del corpo umano. Altrimenti, perché Dio li avrebbe posti nella parte più bassa del corpo? Per questo motivo nel 1333 venne proibito ai calzolai di provare le scarpe alle donne. E per lo stesso motivo nel 1400 le pianelle alte vennero accusate di minacciare l’ordine naturale delle cose create da Dio stravolgendo eccessivamente le proporzioni umane.

Le leggi dell’epoca proibivano l’utilizzo di tacchi troppo alti

Tra il 1400 e il 1500 vennero emanate diverse leggi a sfavore delle pianelle: ad esempio era proibito l’utilizzo di materiali pregiati come l’oro e l’argento per la fabbricazione di queste calzature. Le pianelle – o chopines – potevano arrivare a costare moltissimo e ad essere alte fino a cinquanta centimetri. A Venezia invece venne fissata l’altezza massima per le pianelle in otto, nove centimetri. Pena una multa molto salata e addirittura la reclusione.
Evidentemente queste leggi non sortirono alcun effetto visto che alla fine del 1400 le pianelle erano ancora molto diffuse e più alte che mai. Anche gli uomini iniziarono ad accettarle perché avevano capito che il loro utilizzo poteva consentirgli di controllare meglio le proprie donne: infatti con tutti quei centimetri sotto ai piedi non erano molto autonome in fatto di giratine per la città in solitudine senza dare troppo nell’occhio.

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Solo alla fine del 1600 le pianelle iniziarono a passare di moda in quasi tutte le città italiane, ad eccezione di Venezia. Cominciarono a diffondersi scarpe molto più piccole e raffinate nate a Parigi, delle quali ti parlerò un’altra volta.

A presto!

-S-

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