Come imparare a camminare sui tacchi
Imparare a camminare sui tacchi è di fondamentale importanza. Non lo dico per dare adito all’ormai banale scusa del cliché che vuole la donna sempre su un vertiginoso tacco 12. Il primo motivo per cui ho pensato di scrivere questo articolo è molto più pratico di quello che ti aspetti. Ovvero è sempre meglio saper fare una cosa rispetto al non saperla fare. E siccome tra le mille cose belle di essere donna c’è anche la possibilità di poter spaziare tra diversi tipi di scarpe, non vorrai certo rinunciare a calzare i tacchi con la scusa di non saperci camminare. Il secondo motivo ti lascerà forse un po’ sconvolta e scriverò presto un articolo apposito per spiegartene le ragioni, ma per adesso fidati di me. Indossare i tacchi ti darà uno slancio di personalità.
Come approfittare del tempo a casa
Perché ti sto proponendo di imparare a camminare sui tacchi proprio adesso? Perché tra le molte cose utili che possiamo fare stando a casa c’è anche questa. Troppe volte ho visto amiche e donne rinunciare a delle scarpe che gli piacevano solo perché non avrebbero saputo camminarci. E questa per me è una scusa irragionevole. Possiamo rinunciare a qualcosa solo se non ci va, non ci piace, non va bene per noi. Ma mai perché non ci crediamo capaci di farla. E se una cosa ci interessa veramente dobbiamo tirare fuori tutto il coraggio che abbiamo e metterci alla prova. Dopo questa dose di motivazione sei sicuramente pronta ad affrontare la sfida e imparare una cosa nuova.
Come imparare a camminare sui tacchi
Innanzitutto dovrai procurarti un paio di scarpe con il tacco. Sono quasi certa che se aprirai la tua scarpiera troverai qualcosa che farà al caso tuo. Se sei alle primissime armi basterà un tacco medio, dai cinque agli otto centimetri. Ma se sei audace, potrai sperimentare direttamente un tacco alto, il più alto che hai. E adesso cominciamo con qualche dritta essenziale. Leggi prima tutti i passaggi e poi provali uno alla volta. Ti aiuterà ad avere il quadro della situazione ben in mente.
Postura eretta
Prima cosa da considerare e sistemare è sicuramente la postura. Cerca di mantenere una postura eretta corretta, immagina un filo che dalla testa passi attraverso il collo, la colonna vertebrale, il bacino, le gambe e arrivi finalmente a terra cadendo perpendicolarmente al pavimento. Dovrai mantenere la testa dritta con il mento parallelo al pavimento. Ciò significa che guarderai dritto davanti a te con le spalle aperte, ma rilassate e le braccia distese in maniera naturale lungo i fianchi. Se hai uno specchio ti farà comodo guardarti. Qua sotto ti faccio vedere qual è la posizione da avere. Se sarai posizionata correttamente non riuscirai a guardarti i piedi. Prova!
Mi raccomando niente iperlordosi lombare, ovvero accentuazione di quella parte della colonna che ci porta ad esporre in fuori il bacino. Per dirla in parole povere, sedere in dentro e non in fuori. E nemmeno busto o bacino troppo in avanti. In generale evita tutte quelle posture non corrette. Qua sotto ti faccio qualche esempio da non seguire.
Tallone punta
Adesso che sei posturalmente pronta, puoi iniziare a muovere i primi passi con i tacchi ai tuoi piedi. Ricorda che vige sempre la regola di appoggiare prima il tallone e poi la punta. Ma dovrai fare attenzione a non enfatizzare troppo il colpo di tallone. Altrimenti rischierai di disequilibrare la postura o addirittura rompere il tacco. C’è un trucco per farlo e te lo spiego al prossimo passo.
Piccoli passi
Il trucco per non appoggiare troppo violentemente il tallone a terra è fare piccoli passi. Portare i tacchi richiede calma, soprattutto se sei all’inizio. Ci mancherebbe, c’è anche chi partecipa alla corsa coi tacchi, ma per questo hai ancora un po’ di strada da fare. Per il momento limitati a passi corti e concentrati sulla postura. Questo ti aiuterà ad evitare di piegare troppo le ginocchia, anch’esse meritevoli di un piccolo capitolo.
Ginocchia
Per evitare che la tua camminata appaia troppo sgraziata, è assolutamente indispensabile concentrarsi sul piegamento delle ginocchia. Anche se le prime volte ti verrà di camminare come se indossassi delle sneaker, ti accorgerai presto che tenderai a piegare troppo le ginocchia. E questo destabilizzerà tutta la postura facendoti ondulare dai piedi fino alla testa. Il risultato sarà una camminata simile ad un incrocio tra un piccione e un cammello. Con la testa che oscillerà in avanti e indietro e le ginocchia decisamente troppo movimentate. Quindi ricorda di non fletterle troppo e di mantienere fluida la camminata. Ci vorrà un po’ di esercizio, ma funzionerà.
Non esagerare con i tacchi
La verità è che stare sui tacchi è una faticaccia. Per quanto io adori le scarpe con il tacco, devo metterti in guardia ed essere onesta. Nessuna può resistere più di qualche ora su un paio di tacchi. E questa regola è direttamente proporzionale all’altezza dei tacchi e all’esperienza maturata. Più sono alti e più aumenta il livello di difficoltà. Più esperienza avrai e più sarà facile. Quindi non preoccuparti se le prime volte ti stancherai quasi subito. E’ una questione di allenamento, proprio come l’andare in palestra. Cosa succede se smetti di andarci per un po’?
Ricorda sempre di scegliere i tacchi giusti in base alla tua altezza, qualcuno ha tirato fuori anche una complicatissima formula matematica per capire qual è l’altezza più adatta ad ognuna di noi.
Adesso che hai tutta la teoria per imparare a camminare con i tacchi, non ti resta che metterti all’opera. Buona camminata (in casa, mi raccomando).
A presto!
-S-